Sequential Drum


Il Sequential Drum è un controller dedicato al processore 4C sviluppato nei primi anni Ottanta da Max Mathews e Curtis Abbott.

Cenni storici – Il Sequential Drum è un controller esterno realizzato come interfaccia fisica del processore 4C realizzato da Giuseppe Di Giugno all’Ircam di Parigi sul finire degli anni Settanta. Questo dispositivo è stato progettato e realizzato da Max Mathews in collaborazione con Curtis Abbott all’incirca nel 1980.

Tempo reale/Tempo differito – Benché questo dispositivo fosse stato progettato per interfacciarsi con un processore ideato per lavorare in tempo reale, va precisato che era possibile utilizzarlo anche come interfaccia fisica di software come il Music V o il Music 10 che, invece, erano stati progettati per il tempo differito.

Caratteristiche tecniche – Dal punto di vista dell’hardware, il Sequential Drum si presentava come una tavola rettangolare percuotibile con delle bacchette, esattamente come se fosse un normale tamburo. Al posto delle bacchette, a piacimento, potevano essere utilizzate anche solo le mani. Quattro canali di collegamento consentivano di mettere in relazione le azioni svolte sul Sequential Drum con il sintetizzatore 4C. Queste quattro linee di comunicazione inviavano dati al processore ogni qualvolta il Sequential Drum veniva percosso, un segnale dotato di un’ampiezza proporzionale all’energia esercitata dalla percussione (esattamente come la velocity degli attuali controller MIDI). I quattro canali consentivano di inviare anche informazioni relative alla posizione della percussione sull’asse delle X e delle Y.

Uso dei segnali – i segnai generati attraverso la percussione potevano essere utilizzati per molteplici scopi; l’uso più comune era per indicare l’inizio di un evento sonoro e il suo volume, mentre il movimento bidimensionale poteva essere sfruttato per regolare il timbro o, in alternativa, per la gestione della spazializzazione (se il sintetizzatore era provvisto di più canali di uscita), per sottolineare degli accenti e, infine, anche per controllare la velocità di esecuzione.[1]

4Ced – Max Mathews ideò il Sequential Drum quando Curtis Abbott stava lavorando su 4ced, il software di controllo per il processore 4C, per questo motivo l’integrazione tra le due tecnologie è massima. Il collegamento con il sistema 4C avveniva attraverso la sostituzione dei quattro canali di comunicazione con quattro potenziometri del box di controller sviluppato da Cockerell per la 4C. Certamente su alcune cose, come ad esempio il controllo del vibrato, il Sequential Drum non era ottimale ma l’integrazione con gli altri controller la rendeva uno strumento molto interessante.[1]

Eredità – Questo dispositivo, benché necessitasse di ulteriori migliorie, fu utilizzato sia all’Ircam che ai Laboratori Bell. Un altro aspetto importante è che il Sequential Drum si può considerare il progenitore di un dispositivo molto simile che Max Mathews terminò negli anni successivi e che prese il nome di Radio Baton Drum.[2]

Per scrivere questa voce ho letto:

[1] Max Mathews, Curtis Abbott, The Sequential Drum, Computer Music Journal, Vol. 4 [4], 1980.
[2] Miller Puckette, Something Digital, Computer Music Journal, Vol. 15 [4], 1991.

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