Kendrick Lamar è il rapper, simbolo di una generazione. In pochi anni è riuscito a ridefinire il conscious rap, ad ampliare il pubblico dell’hip-hop e ad aprire la mente a molti appassionati di musica.
Il ritorno di Kendrick Lamar in Italia, dopo 9 anni dal suo concerto ai Magazzini Generali del 2013, è un forte segnale di ripresa anche del settore dello spettacolo.
La data del suo concerto è sicuramente da ricordare ed è considerata una delle più importanti dell’anno nel Bel Paese.
Un aspetto sicuramente importante riguarda la possibile ripresa dopo l’emergenza pandemica, che ha colpito tutti i settori in misure diverse, ma in particolare uno dei settori più colpiti è stato proprio quello della musica e dello spettacolo. Tornare ai concerti è stato un argomento molto discusso, e sono stati anche gli stessi artisti a sostenere la causa, sottolineando l’importanza di tornare a fare musica e ad esibirsi dal vivo. Il mondo dello spettacolo infatti, è fondamentale dal punto di vista relazione e sociale, ma è anche un modo che concede molti posti di lavoro.
L’arrivo di Kendrick Lamar in Italia è quindi visto come un segnale forte ed un punto importante di ripartenza, anche perchè quella in Italia è la sua unica data annunciata al momento.
Oltre all’euforia per questa unica data, l’emozione esposa sui social può essere dovuta comunque anche alla lunga assenza del rapper nel paese.
L’ultima volta è stata per la promozione del suo Good Kid M.A.A.D. City, un lavoro composto di uno storytelling con continui cambi di flow, sperimentazioni con le metriche, voci pitchate e basi visionarie.
La sua carriera continua, a distanza di tre anni, con To Pimp A Butterfly.
In questo album Kendrick Lamar ha voluto esprimere le sue idee, i rimandi e le citazioni, rendendolo pieno di significato.
Anche la produzione è stata di impatto con nomi come Kamasi Washington, Thundercat, Terrace Martin e ancora Flying Lotus, Rapsody, Knxwledge., Dr. Dre, Pharrell Williams e Robert Glasper.
L’apice c’è stato con Damn, vincitore del premio pulitzer e con feat da vera big star, come U2 e Rihanna.
La sua vita privata invece non fa così tanto scalpore e non attira l’attenzione, proprio perchè è custodita strettamente dal rapper, offrendo pochissimi gossip a riguardo.
Il suo stile musicale si ispira molto a Compton, essendo cresciuto nella Los Angeles del Gangsta rap, ed è però distante da Tupac e dalla musica della West Coast.
La sua caratteristica principale è quella di non mettere le strofe sulle basi, ma creare qualcosa di personale e irriproducibile. Questo lo rende unico e la sua identità è ben definita, motivo per cui è la sua musica a rendere riconoscibile e memorabile, non la sua persona.
Il concerto tanto atteso si terrà quest’estate, il 23 giugno all’Ippodromo di Milano.
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