Libri scontati fino al 50%? Acquista ora

,

Il Music IV: macro e approccio grafico nella computer music

Music IV

Il Music IV รจ un software per la sintesi dei suoni. In ordine cronologico รจ il quarto linguaggio della famiglia dei Music N. Meno evidenti le novitร  rispetto al suo predecessore Music III, ma altrettanto importanti per i successivi sviluppi della computer music.

Un software musicale ottimizzato

Il Music IV nasce dalla collaborazione tra Max Mathews e Joan Miller. Il nuovo software fu completato nel 1963. In termini di programmazione il Music IV presenta delle novitร  meno sostanziali rispetto al Music III. Lo stesso Mathews ha posto l’accento sul fatto che il Music IV era piรน che altro una risposta in termini di perfezionamento della programmazione piuttosto che di novitร :

“Music IV was simply a response to a change in the language and the computer. It had some technical advantages from a computer programming standpoint. It made heavy use of a macro assembly program which existed at the time”.

L’aggiornamento all’IBM 7094: le macro

La prima fu certamente il cambio della strumentazione, lโ€™IBM 7090 fu sostituito dallโ€™IBM 7094 ma, come scrive il ricercatore dei Bell Labs, la novitร  piรน rilevante fu lโ€™adozione delle Macro Assembler, sviluppate in quegli anni. Le Macro sono delle funzionalitร  del linguaggio assembler che consentono una programmazione piรน snella. In sostanza si definisce Macro una sequenza di istruzioni identificate attraverso un unico nome. In questo modo richiamando una Macro il calcolatore esegue una serie di operazioni che altrimenti si sarebbero dovute specificare una per volta, con un notevole dispendio di tempo. Era sostanzialmente questa la novitร  piรน rilevante rispetto al Music III, per questo motivo Mathews in unโ€™intervista con Curtis Roads ricorda che

“So Music IV was musically no more powerful than Music III and was only a little more convenient to use, but it was computationally quite a bit more sophisticated”.

Con lโ€™adozione delle Macro si tentava di rendere piรน rapido lโ€™utilizzo del programma. Cโ€™รจ un ulteriore aspetto da segnalare rispetto alla programmazione: i ricercatori dei Bell Labs non si limitarono ad utilizzare lโ€™assembler originale dellโ€™IBM 7094 ma ne svilupparono una versione modificata. Questo comportava che il Music IV non poteva in nessun modo funzionare su altri IBM 7094, ma esclusivamente sulla macchina dei laboratori Bell. Infine, tra le novitร , ricordiamo anche lโ€™introduzione di un nuovo filtro digitale.

L’ereditร  di sviluppo del Music IV

Paradossalmente, anche se il Music III aveva il pregio di essere un programma giร  ampiamente conosciuto, testato e affidabile, e anche se il Music IV presentava delle complicazioni alla sua trasportabilitร , i ricercatori di altri centri guardarono con piรน interesse a questโ€™ultimo piuttosto che al software precedente. Lโ€™adozione delle Macro rendeva lโ€™utilizzo del software discretamente piรน rapido, e questo fu avvertito come un aspetto di grande interesse. Il successo del Music IV รจ testimoniato dai nuovi software, sviluppati altrove, che in un modo o nellโ€™altro si rifacevano al programma di Mathews. รˆ il caso del Music 4B e Music IVBF di Princeton, e del Music IVF dei laboratori Argonne. Da questo momento, dunque, la ricerca sul software musicale cessa di essere unโ€™attivitร  circoscritta ai Bell Labs e si inserisce, gradualmente, in un piรน ampio contesto internazionale che porterร  i Music N anche fuori dai confini degli Stati Uniti.

Implementazione di un approccio grafico

In realtร , alle due novitร  individuate in precedenza, se ne aggiunge unโ€™altra, che arriva ad alcuni anni di distanza dalla realizzazione del Music IV, anni dopo anche la sua diffusione. Parlando in termini generali dei Music N si รจ detto del loro approccio alfanumerico. Con il Music IV, Mathews ha pensato di mettere a punto un software che consentisse un approccio di tipo grafico, limitatamente alla sezione della partitura, ed insieme ai suoi collaboratori svilupparono il Graphic 1. Al di lร  del suo successo, probabilmente indifferente visto che nel successivo Music V non fu riproposto, il Graphic 1 si pone come elemento di forte innovazione che troverร  delle applicazioni felici anche nei software delle successive generazioni. Il successo di molti software, oggi, si lega anche allโ€™utilizzo di approcci grafici, interfacce intuitive che velocizzano lโ€™utilizzo del software stesso. Certamente il Graphic 1 metteva in evidenza certe difficoltร  e carenze legate allโ€™approccio alfanumerico caratteristico dei software Music N.
Se desideri approfondire, ti consiglio le seguenti letture: Curtis Roads, Interview with Max Mathews, Computer Music Journal, Vol. 4 [4], 1980 e Max Mathews, Graphical Language for the Scores of Computer-Generated Sounds, Perspective of New Music, Vol. 6 No. 2, 1968, pp. 92 โ€“ 118.


Commenti

Una risposta a “Il Music IV: macro e approccio grafico nella computer music”

  1. […] Labs in New Jersey con Max Mathews (1926 – 2011) dove ha cominciato ad utilizzare il MUSIC IV un software concepito dallo stesso Mathews nel 1957 per ricreare il suono dei fiati al computer. […]

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarร  pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito utilizza Akismet per ridurre lo spam. Scopri come vengono elaborati i dati derivati dai commenti.

Ultimi articoli